Altro di Redazione , 04/11/2020 16:35

Rubini:"Abbiamo vissuto il Covid, sarà dura"

Coach Rubini

Coach Daniele Rubini a cuore aperto. L'allenatore della Virtus Basket Antenore Energia non nasconde pensieri e preoccupazioni in vista dell'inizio del campionato di serie B che vede la sua squadra impegnata quest'anno nel girone C. Intanto è andata in scena la Supercoppa del Centenario e, dopo due sconfitte contro Vicenza e Unione Basket Padova, al terzo turno è arrivata la prima vittoria contro Bologna.

"Avevamo davvero bisogno di vincere - sorride Rubini - Fossimo impegnati nella boxe, si potrebbe dire che siamo partiti con un ko tecnico alla prima ripresa. A settembre, dopo 15 giorni di allenamenti, abbiamo sperimentato sulla nostra pelle il Covid, la precarietà dei protocolli e la conflittualità che ancora esiste tra il protocollo della Federazione e quello che poi le varie Asl vanno ad applicare nei territori. Questo ci ha massacrato. Vorrei ricordare che quando un atleta si ferma per Covid (la Virtus ha avuto 3 positivi, ndr) si deve poi fermare più a lungo perché deve rifare la visita per l'idoneità sportiva e altri passaggi senza i quali non può riprendere l'attività agonistica. Morale: siamo dovuti rimanere fermi per 22-23 giorni che hanno segnato il nostro percorso, facendoci scendere in campo in Supercoppa con difficoltà incredibili a stare in campo".

CORSA CONTRO IL TEMPO

"Abbiamo lavorato come i pazzi per rimetterci alla pari. Ci stiamo lentamente riportando in bolla. Mi dispiace in questo momento non avere il riscontro del campo. Si fa fatica a fare tutto. Le amichevoli non si riescono a organizzare. Valutare lo stato dell'arte in questo momento è difficile se non impossibile".

IL RINVIO DELL'INIZIO DEL CAMPIONATO

L'inizio del campionato di serie B è già stato rinviato dal 15 al 22 novembre. Potrebbe non essere l'unico spostamento. "Ho una mia opinione abbastanza personale in merito - spiega il coach neroverde - Per il movimento del basket non partire e non finire sarebbe letale. Però non posso sottrarmi dal dare un giudizio generale su quelli che ci stanno gestendo. Ci stanno riducendo come l'orchestrina del Titanic che vorrebbe continuare a suonare anche se la barca sta affontando. Non è così che questa emergenza andava gestita: era il momento di fare le cose in maniera virtuosa. Farle in sicurezza, ma farle. Il rischio che lo slittamento non sia l'ultimo e che poi sia seguito da altri slittamenti che vanno a minare la prosecuzione e il finale del campionato c'è. Dovremmo rivisitare le formule per fare in modo di garantirci un inizio certo e un finale certo. Cosa che non vedo attualmente all'orizzonte".

LA CRITICA ALLA SUDDIVISIONE DEI GIRONI

"Come ha detto Ettore Messina in settimana, a questo punto si gioca anche con il fattore C - racconta - Trovare una squadra con problematiche di Covid o trovarla al completo fa la differenza. Di solito durante una stagione fortuna e sfortuna, alla fine, si compensano, stando così le cose credo che bilanciare le due cose sia più difficile. I ragazzi sono preoccupati perché non sanno bene cosa stia venendo avanti. Poi non parliamo della suddivisione dei gironi.... Se li avesse composti un bambino dell'asilo a caso pescando dei biglietti da un bussolotto sarebbero venuti meglio. Quest'anno come non mai si sarebbe dovuto tenere conto della vicinanza territoriale tra le squadre. Se io penso, invece, che la mia squadra deve andare a giocare una partita a Teramo o a Giulianova, c'è qualcosa che non va".

IL GIUDIZIO SULLA SQUADRA

"Rispetto allo scorso campionato sono andati via Piazza e D'Agnello e sono arrivati Bocconcelli e Barbon. Inoltre sono stati inseriti in pianta stabile in prima squadra dei giovani. "Abbiamo fatto un'operazione di svecchiamento della rosa, inserendo laddove c'erano over di consumata esperienza giovani di belle speranze. Abbiamo costruito la rosa pensando che i gironi sarebbero stati quelli dell'anno scorso, ora ci troveremo in un girone diverso. Vedremo se i ragazzi sapranno integrarsi bene".



(Martina Moscato)