Padova calcio di Redazione , 04/12/2020 11:17

Serie C: Padova tra le squadre 'covid free'

Covid in serie C, analisi della Gazzetta dello Sport

In serie C il covid si è manifestato in 390 casi. La maggior parte, ben il 45% dei casi di positività, si è riscontrato in 9 società. Quelle risparmiate ad oggi sono state solo 10. Tra queste c'è il Calcio Padova che solo in una occasione ha avuto due casi di positività (un giocatore e un membro dello staff medico) subito rientrati grazie alla negatività del il tampone molecolare effettuato il giorno successivo.

L'analisi della Gazzetta dello Sport, a firma di Nicola Binda, spiega come il boom dei contagi si sia registrato all 9^ giornata di campionato. Ogni squadra tra giocatori, staff e dirigenti, conta all'incirca 45 persone e in questi mesi sono già stati fatti 75.827 tamponi e circa 19mila test sierologici a 2.646 persone, tra le quali 1.697 calciatori. Al 30 novembre sono stati riscontrati altri 390 casi (molti di più rispetto a quelli registrati in primavera, nella prima fase della pandemia), dei quali 291 calciatori, con il girone B che è stato il meno colpito (73). A incidere sul numero sono stati i 9 cluster (più di 10 positivi nell’arco di 15 giorni), tanto che il 45,25% dei casi di positività sono verificati in queste 9 squadre e il 54,75% nelle altre 50 (in media 3,5 calciatori a testa). Levando quei 9 cluster, la percentuale sarebbe molto più bassa delle medie nazionali extra calcio: 5 sono stati nel girone C (125 calciatori positivi), 2 a testa negli altri gironi.

La Gazzetta analizza poi l'andamento dei contagi da covid-19: l'esplosione dei casi si è registrata a fine ottobre, dalla 6^ giornata (19 casi) fino al picco della 9^ con 109 positivi (81 calciatori) divisi in 24 squadre, nei giorni in cui in tutta l’Italia è stato registrato il numero più alto dei contagi. Poi dalla 10^ c’è stato un calo della curva molto sensibile: l’ultima giornata ha contato solo 3 positivi e nessuna partita rinviata.

Va detto che i giocatori sono molto controllati e che i costi che le società devono sostenere sono altissimi per rispettare il protocollo varato tra Comitato Tecnico Scientifico e Federcalcio.